Premesso che:
alla frontiera del "cibo sintetico", dopo il miele, le uova e la carne, si affaccia adesso anche il finto latte derivato da piselli trasformati, ultimo lancio delle multinazionali del cibo, che si propone come l'ennesimo attacco alla filiera del made in Italy agroalimentare;
il latte è uno degli alimenti più completi e nutrienti, le cui numerose proprietà sono note fin dai tempi antichi; è un elemento cardine della dieta mediterranea, per la quale il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo come simbolo di eccellenza agroalimentare;
in Italia sono attivi circa 270.000 allevamenti di bovini, bufalini, ovini e caprini che ospitano oltre 11 milioni di capi; in particolare sono 26.530 gli allevamenti di bovini da latte adulti, con 1.498.847 capi, che producono latte italiano sano e di qualità, il quale deve essere difeso e tutelato;
la bevanda a base di vegetali processati, il cui sapore non è assolutamente paragonabile al latte, né tantomeno la sua qualità, è stata presentata come un "Nutriscore" di livello A, ovvero un buon alimento dal punto di vista dei benefici per la salute dei consumatori;
il Nutriscore, il cui utilizzo è da sempre contrastato dall'Italia, è un sistema di etichettatura assolutamente semplicistico che altera il valore nutrizionale degli alimenti promuovendo cibi sintetici e processati a danno di alimenti di elevatissima qualità, dalle indubbie proprietà nutritive;
questo sistema di etichettatura, che è divenuto il fulcro della strategia "Farm to Fork", il programma per un sistema alimentare europeo più sostenibile, è dunque fuorviante per i consumatori, che sono erroneamente indotti ad acquistare cibi in molti casi non sani per la loro salute;
è indispensabile affermare in tutte le sedi opportune il valore delle eccellenze agroalimentari del made in Italy, che sono l'espressione di un sistema alimentare basato sulla storia, sul rispetto della terra, sulla tutela del territorio, sul lavoro e sulle tradizioni dei nostri luoghi, che rendono unici i prodotti alimentari italiani per la loro qualità e genuinità,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per promuovere il consumo di latte italiano, sano e di qualità, quale alimento cardine della dieta mediterranea per le sue importanti proprietà nutritive, che lo rendono tra i migliori al mondo, nonché per il riconoscimento del valore dell'agroalimentare made in Italy ai fini di una sua maggiore tutela e difesa;
come intenda attuare misure a sostegno della produzione e della trasformazione del latte italiano anche in relazione all'aumento esponenziale dei costi relativi alla gestione e all'alimentazione nelle stalle dei bovini da latte italiani nonché alle problematiche che hanno investito tutta la filiera a causa della pandemia.